Il percorso della Pesa è un itinerario adatto a tutti che permette di visitare ambienti naturali spesso nascosti. È interessante rilevare gli adattamenti antropici con le tracce di un periodo passato legato alla sfruttamento della forza motrice dell’acqua. Infatti lungo la Pesa si incontrano vari edifici ex mulini, come quello del Ponte Rotto dove è possibile vedere anche i resti del vecchio ponte da cui la località prende nome. Più avanti, in località la Botte, la Pesa ha una briglia o pescaia visibile che serviva a convogliare l’acqua verso la canalizzazione di un vicino mulino. Oggi ha solo lo scopo di regimazione dell’acqua. In qualche tratto, il fenomeno di erosione del torrente negli strati del terreno composto da vari tipi di arenarie e conglomerati, ha creato in un tratto del percorso una sorta di piccolo caratteristico canyon. Intorno, piccoli boschi e coltivazioni creano i colori del Chianti fiorentino.
Il percorso inizia convenzionalmente da Cerbaia risalendo la Pesa. L’inizio è poco prima del parcheggio di via Pablo Picasso, vicino al ponte del torrente Sugana. Si scende per strada a fondo naturale fino a raggiungere il percorso adiacente al fiume. Dopo aver oltrepassato una sbarra, si svolta a sinistra costeggiando la Pesa. Si segue la strada sempre ampia che con poca pendenza risale la Pesa. Il percorso è frequentato da tante persone sia a piedi che in bicicletta. Sulla sinistra troviamo il primo bivio sentiero 454 verso la fattoria medicea di Montepaldi, Continuando, troviamo alla nostra sinistra la stradella con sbarra, via di Mucciana dove poco più in alto si trova il rudere del vecchio mulino di Montepaldi la cui descrizione è sul sentiero 454 anello di Montepaldi.
Poco prima di raggiungere la sbarra e il bivio per l’azienda agricola La Sala, sulla sinistra troviamo un piccolo e corto sentiero che porta sul greto della Pesa dove si può osservare una particolarità del fiume. Lo scorrimento impetuoso dell’acqua ha scavato per circa un centinaio di metri una forra profonda. Gli strati superficiali di ciottoli conglomerati sono stati erosi e l’acqua ha raggiunto gli strati più profondi di arenaria. Queste rapide contrastano in modo evidente con il resto del percorso dove la Pesa scorre in modo sonnacchiosa fra gli alberi e la folta macchia. Ritorniamo sui nostri passi e continuiamo la risalita del fiume raggiungendo la località Ponterotto. Il nome della località deriva da l’antico ponte crollato di epoca medioevale. A Ponterotto ci sono anche i resti di una villa etrusca e romana Nei pressi era presente anche l’omonimo mulino alimentato dalle acque del borro di Canciulle. Si attraversa la strada asfaltata che va verso San Pancrazio e si continua sulla strada a fondo naturale che prosegue lungo la Pesa. Si attraversa un piccolo guado e dopo qualche centinaio di metri se ne attraversa un altro. Si raggiunge il parco La Botte dove poco sopra in precedenza era situato un mulino alimentato dall’acqua stessa della Pesa tramite un’altra lunga gora. Sul fiume è ben visibile la pescaia. Si prosegue e si raggiunge la località Calzaiolo. Il percorso ora segue l’altra riva della Pesa. Si deve perciò attraversare il ponte sulla Pesa per via di San Vito. Appena superato, si volta a sinistra in corrispondenza di una sbarra immettendosi nuovamente sul percorso pedonale. Da qui inizia anche il percorso del Calzaiolo, sentiero 455. Nei pressi c’era anche un altro vecchio mulino chiamato del Tiratojo. Si segue il percorso che continua cambiando nuovamente versante della Pesa, sulla destra orografica del fiume, fino a raggiungere via del Pergolato a Bargino. Si sale quindi sulla strada asfaltata, si attraversa il fiume e si volta a sinistra per passare sotto il ponte appena attraversato. In questo tratto si avverte la presenza della vicina superstrada con il rumore del traffico. In alcuni tratti sono stati fatti interventi di ripristino delle sponde a causa di erosione per piene eccezionali del fiume. Si segue successivamente il percorso fra filari di alberi che costeggiano coltivazioni per altri 4 km circa fino a raggiungere Sambuca nel comune di Barberino Tavarnelle dove il passaggio del Borro del Lavatoio segna il confine comunale di San Casciano. Il percorso lungo la Pesa può essere ripreso seguendo la strada per circa 1,5 km fino all’antico ponte medievale nel centro abitato di Sambuca, sentiero 461 dove inizia il percorso superiore della Pesa.
Lunghezza | 15,5 Km |
Durata | 4 ore solo andata |
Difficoltà | T |
Dislivello | 180 mt |
Categoria | Sentieri di San Casciano |
Zona | Val di Pesa |