É NECESSARIO PRESTARE ATTENZIONE AL FONDO DEL SENTIERO IN ALCUNI TRATTI:
SONO IN CORSO VERIFICHE PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI.
La valle di Cintoia si trova nel Comune di Greve in Chianti a sud del paese di Strada in Chianti. La stretta valle è orientata prevalentemente a nord ovest ed è ricca di acqua, tanto che fino a pochi anni fa esisteva l’omonima sorgente di acqua oligominerale da imbottigliamento. Lo stabilimento è attualmente chiuso. Ma la ricchezza d’acqua era sfruttata anche da alcuni mulini presenti lungo il corso del torrente Sezzatana che forma la valle. Il percorso ad anello, permette di vedere anche vari castelli.
Dal parcheggio di La Panca attraversiamo la strada (480 mt) e iniziamo il percorso sulla salita seguendo la segnaletica CAI 18 su strada bianca ben segnalata che costeggia il monte Collegalle. Arrivati in prossimità del rudere Casa al Monte (621 mt slm) ci addentriamo a destra in discesa su sentiero, prima nel campo e poi nel bosco, attualmente sconnesso per dilavamento ma in qualche modo agibile. Dopo Casa al Monte si segue il sentiero sulle pendici del Poggio di San Giusto (643 mt) dove sulla cima sono presenti i ruderi dell’Oratorio di San Giusto (raggiungibile con una breve deviazione). In questo tratto di sentiero i segni sono poco evidenti in quanto è presente una ampia zona dove è stata fatto il taglio del bosco . Sulle pendici sottostanti nel versante verso Cintoia, è presente nascosta nel bosco la sorgente dell’omonima acqua che con canalizzazione raggiungeva lo stabilimento di imbottigliamento, oggi abbandonato. Si segue a mezza costa la radura e si giunge sul bordo del bosco (520 mt). Il sentiero segue il fondo del Borro della Docciolina che in questo tratto è particolarmente sconvolto dall’erosione dell’acqua, quindi è necessario quindi fare attenzione. Dopo qualche centinaio di metri il sentiero abbandona il fondo del torrente e volta a destra. Si segue ancora facendo attenzione alle deviazioni e giungiamo così sulla strada asfaltata SP66. Voltiamo a sinistra lungo la strada e in breve raggiungiamo il Castello di Mugnana (290 mt) (http://www.castellodimugnana.it/). Abbandoniamo la strada asfaltata e prendiamo a destra seguendo le frecce e segni bianco rossi che costeggiano il castello lasciandolo in alto sulla sinistra. Percorriamo il sentiero segnato in discesa nel bosco facendo attenzione al fondo sconnesso e raggiungiamo un caratteristico ponte con accanto un vecchio rudere (207 mt). Si trattava probabilmente di un vecchio mulino con annessa abitazione, forse la casa dei gabellieri, la vecchia dogana, sul confine tra le proprietà dei castelli di Mugnana e di Sezzate. Questo è il punto più basso del percorso. Proseguiamo e arriviamo in salita al Castello di Sezzate (273 mt slm). Possiamo osservare come questi due castelli fossero dirimpettai come a controllo della valle che permetteva il passaggio dalla val di Greve al Valdarno. (https://www.comune.greve-in-chianti.fi.it/ps/s/castelli-e). Camminando si nota il fondo del sentiero che è ben costruito. Alcune ricerche hanno individuato in questo percorso l’antica strada, probabilmente quella della via Cassia Adrianea costruita nel 123 dopo Cristo e che collegava Roma a Firenze. Localmente collegava i castelli di Sezzate e Cintoia. Il nostro sentiero continua senza grande dislivello nel bosco raggiungendo un vecchio rudere immerso nel verde. Le rovine evidenziano quello che potevano essere state una serie di opere idrauliche ed edifici utilizzati nel secolo scorso sia per la produzione di energia elettrica che per la macinatura di cerali. il complesso è attualmente abbandonato e ricoperto da una fitta vegetazione. Si vedono ancora la canalizzazione dell’acqua e l’impronta della vasca di carico oramai riempita di terra. Continuando raggiungiamo un caratteristico ponte ad arco sopra alcune caratteristiche cascate. Il luogo è degno di una sosta. Seguendo sempre il sentiero CAI 18, si raggiunge il Mulino di Cintoia ora trasformato in B&B. Si costeggia la recinzione e si attraversa il torrente. Prendiamo in salita uno stradello lastricato e dopo pochi metri voltiamo a destra su un sentiero che in breve dopo avere attraversato un altro torrente, conduce poco sopra alcune abitazioni di Cintoia. Attenzione perché all’attraversamento del torrente in quanto è necessario farlo più a monte del percorso originale a causa dell’erosione del torrente. Continuiamo su strada bianca e raggiungiamo in breve la strada asfaltata nei pressi di un ponte che conduce alle abitazioni del Castello di Cintoia. Voltiamo a sinistra e percorrendo qualche tornante in salita, raggiungiamo l’antico ma caratteristico borgo del Castello di Cintoia. (https://www.comune.greve-in-chianti.fi.it/ps/s/castelli-b) di cui si possono vedere ancora alcuni resti delle mura dell’insediamento fortificato. Lo attraversiamo e proseguiamo poi su sentiero fino a un cartello di legno in corrispondenza del quale svolteremo subito a sinistra su sentiero in salita con alcuni punti scavati dall’acqua ma sempre ben percorribile. Arriviamo all’incrocio con la strada bianca che collega La Panca con la Badia di Montescalari dove è possibile fare una deviazione salendo su strada bianca per circa 2 Km verso l’Abbazia Montescalari , (https://www.comune.greve-in-chianti.fi.it/ps/s/luoghi-fede-a), attualmente non visitabile. Noi voltiamo a destra in discesa e in poco tempo torneremo al punto di partenza. Poco prima di arrivare alla Panca è possibile fare una breve digressione per raggiungere in breve la Pieve di San Pietro a Cintoia tra le più antiche del Chianti.
E’ consigliabile consultare il bollettino meteo prima di intraprendere l’escursione ed evitare dopo piogge abbondanti.
Lunghezza | Km 11,9 |
Durata | ore 3:55 escluso le soste |
Difficoltà | E |
Dislivello | 600 m |
Come arrivare | Bus |
Cartografia consigliata | Carta 4 CAI Firenze |
Categoria | I Cammini dell'Acqua, Sentieri di Greve |
Zona | Chianti Fiorentino |