Sentiero delle frazioni di Londa

Il percorso delle frazioni di Londa è un itinerario ad anello che permette di attraversare tutte le frazioni del Comune di Londa. Piccoli centri abitati autentici nell’economia rurale con storie lontane, ma sempre attuali. Il percorso non ha difficoltà tecniche e si sviluppa dalla quota di Londa 220 m a quella della frazione Vaialli a 527 m. È segnato dal CAI come sentiero n.7. Sono presenti alcuni saliscendi non impegnativi. Siamo in uno dei polmoni verdi della Città metropolitana di Firenze dalla quale Londa dista circa 42 Km con tempo medio di raggiungimento di circa un’ora. Da Contea in val di Sieve, al bivio in paese si svolta a destra e poco dopo si raggiunge il centro abitato di Londa con il grazioso laghetto artificiale.

L’itinerario inizia dal centro visita del PNFC (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.) sulla riva del lago. Si seguono i segni bianco rossi prendendo la direzione della vecchia strada che da Londa sale a Caiano e incontriamo subito la prima emergenza, si tratta dell’antico Mulino del Gorazzaio. Attraversiamo la nuova strada asfaltata, ma noi restiamo sulla vecchia. Raggiungiamo nuovamente la strada provinciale per Caiano e incontriamo la villa Belvedere che conserva una parte di elementi medievali. Fu di proprietà della famiglia Passerini, fra le famiglie più importanti nella storia di Londa. Si segue per un centinaio di metri la strada asfaltata e in prossimità di una tornante a destra seguiamo il sentiero sulla sinistra passando accanto alla vecchia casa colonica Cerreta. Il sentiero prende quota e il paesaggio  si allarga sulla vallata di Londa, in breve raggiungiamo Caiano con la bella chiesa di Santa Maria in stile romanico del XII secolo le cui strutture originali sono ben visibili nell’abside semicircolare e alla base del campanile. Siamo a 456 metri d’altezza, le grandi foreste si possono ammirare nella loro maestosità. Il sentiero n.7 segue la vecchia strada che per un buon tratto, circa 1,5 km, è parallelo a monte alla strada asfaltata, ma non toglie nulla alla bellezza del cammino. Si raggiunge l’attraversamento della strada provinciale e in discesa si attraversiamo alcuni piccoli fossi. L’attraversamento del fosso di Fornace è fatto su un vecchio ponte rinascimentale accanto al quale si trovano i ruderi del Mulino di Fornace. Dopo aver attraversato il ponte, il percorso in salita ci porta fuori dal bosco nella frazione di Fornace. Vicino incontriamo Villa Gori del secolo XVIII, sull’ elegante facciata una lapide che ricorda Agostino Gori, notaio e politico agrario per la Toscana. Il sentiero attraversa un piccolo gruppo di case passando dalla casa Natale di Jacopo Ricci, sacerdote e agronomo vissuto nella prima metà del XIX secolo, autore del “Catechismo Agrario per uso dei contadini” e membro onorario dell’Accademia dei Georgofili. Passiamo accanto ai ruderi della Rocca dei Conti Guidi ricordata in documenti del 1114 dell’Archivio della SS. Annunziata di Firenze. Una piccola sosta è doverosa passando dalla chiesa di Chiesa di San Lorenzo, XII secolo, a unica navata. Si lascia la frazione di Fornace e dopo poco si raggiunge Rincine dove all’ingresso della frazione troviamo la Pieve di S. Elena del XIII secolo, espressione dell’architettura romanica particolarmente presente nel territorio. La chiesa è a navata unica e abside semicircolare sulla quale campeggia un mosaico raffigurante il Cristo Pantocratore, che rappresenta l’Origine, il Signore e Giudice finale di tutte le cose create.  Lasciata la chiesa si segue la strada fino a raggiungere l’attraversamento del fosso di Rincine con l’omonimo mulino. Si segue la strada per un centinaio di metri fino a trovare sulla destra i segni del sentiero n. 7 che sale passando accanto ad una casa recentemente ristrutturata. Il sentiero sale agevolmente passando attraverso un bel bosco con aperture verso la vallata sottostante. Con un saliscendi si raggiunge la piccola frazione di Petroio con la chiesetta di Santo Stefano del XII secolo, situata non lontano dalla misteriosa incisione de La Lastra situata poco sotto. Si segue in discesa la strada che conduce a Londa che con alcuni tornanti raggiunge il fondovalle dove ci si congiunge con la strada di Rincine. Si passa accanto al caratteristico Mulino del Pero ben visibile dalla strada. Si seguono sempre i segni bianco rossi e dopo essere passati sotto il ponte della strada per Caiano, si raggiunge il centro visita dal quale siamo partiti.