Sui contrafforti del Pratomagno, l’anello di Pietrapiana a Reggello

L’itinerario si svolge in uno splendido ambiente naturale boschivo con ampi panorami sul Valdarno e sui monti del Pratomagno.
Partiamo dalla strada che collega Pietrapiana con Vallombrosa all’altezza del ristorante Archimede. Qui inizia il sentiero non segnato (consigliamo di seguire la traccia GPS dati i vari bivi non segnalati) che ci conduce a Campo d’Arme, località che deve il nome alla presenza dal XIII secolo di fucine per la fabbricazione delle armi per la repubblica di Firenze. É presente una bellissima colonica ed un fienile circondato da muretti in pietra a terrazzamento perfettamente conservati con coltivi di olivo e alberi da frutto, di fronte un ampio panorama sulla valle di Reggello.
Incrociato il sentiero n. 14, iniziamo a salire circondati da querce e castagni, man mano che saliamo il sentiero diventa più ripido e verso gli 850 metri di altitudine il bosco lascia il posto a bassi cespugli fatti per resistere al vento, sono i cespugli di erika che durante la fioritura ammantano la montagna di rosa. Poco dopo sulla destra un traverso in costa ci porta sotto il Poggio della Massa Nera. Si continua a salire fino alla Croce a 1.075 metri, situata sopra una compatta falesia di arenaria è un punto molto panoramico su tutto il Valdarno e su un susseguirsi di pendici montane incise da profondi solchi. Nelle giornate terse da qui è possibile intravedere il cupolone del Duomo di Firenze.
Proseguiamo in direzione di Cascina Vecchia sempre sul sentiero 14, dopo poco troviamo uno slargo con tavoli da picnic e le indicazioni per il sentiero 14A che prendiamo trovando subito il piccolo bivacco Massa Nera, utile in caso di maltempo. Siamo entrati nell’area protetta della foresta di Sant’Antonio di notevole importanza paesaggistica e ambientale, appartenente al complesso forestale di Vallombrosa. L’area si sviluppa su una pendice a morfologia accidentata con caratteristici ripidi pendii, balzi rocciosi e impluvi profondi che portano a valle le acque dei ruscelli montani. Si scende in un bellissimo bosco di castagni dove in autunno le foglie verdi lasciano il posto al giallo e al marrone formando un morbido tappeto. Quando troviamo un altro bivacco, la Capanna dei Bandoni, fare attenzione al segno bianco rosso appena prima della capanna, è da li che dovremo proseguire sul sentiero R0 ( Reggello Zero).
Si scende fino a passare dall’altro lato del fosso e si continua su un bellissimo sentiero di arenaria a terrazza, unico per la nostra montagna, il sentiero dei lastroni, che guarda il crinale del Pratomagno: il panorama è selvaggio, boschi a perdita d’occhio davanti a un profondo fosso del quale non vediamo la fine, nessun segno di “civiltà“. Proseguiamo fino a tornare a Casa d’Arme dove percorriamo il sentiero dell’andata fino al punto di partenza.
E’ possibile proseguire con i mezzi pubblici fino a Vallombrosa, nota per l’ Abbazia dei monaci vallombrosani, fondata nel X secolo. Dopo una lunga serie di incendi e ricostruzioni, nel Seicento e nel primo Settecento l’Abbazia assume l’aspetto omogeneo e sontuoso che ha ancora oggi .La foresta che la circonda invita alla quiete e la bellezza del luogo invita a una sosta prima di ripartire alla volta di Firenze.