Anello di Uzzano. Sui passi di Niccolò da Uzzano passando dalle Convertoie.

Il castello di Uzzano è noto per aver dato il nome alla famiglia del celebre Niccolò di Giovanni da Uzzano, che contrastò senza risultati, nella Firenze dei primi del ‘400, l’ascesa di Cosimo de’ Medici. Del castello di Uzzano si hanno tracce dal 1269, quando durante le contese medioevali tra Guelfi e Ghibellini, subì l’abbattimento delle torri e delle mura,successivamente ricostruite, per mano dei Ghibellini . La grande costruzione fu trasformata in villa nel corso del secolo successivo. Oggi rimangono soltanto alcuni tratti delle antiche mura, il resto fu incorporato in un nuovo grandioso fabbricato rinascimentale edificato su disegno di Andrea di Cione, detto l’Orcagna, e successivamente rimaneggiato ed ampliato.

Il caratteristico borgo delle Convertoie, posto su uno sperone roccioso, era in origine una fortificazione realizzata intorno alla fine del XII secolo a guardia di parte del percorso tra Firenze e Siena. Come la maggior parte di tali piccoli borghi, la sua chiesa e le sue case formavano un conglomerato centrale con mura condivise. Nel tardo Rinascimento furono demolite le fortificazioni di molti piccoli avamposti, ma il luogo oggi probabilmente ha un aspetto poco diverso da quello che si sarebbe visto alcuni secoli fa. La piccola chiesa non più esistente era dedicata a San Silvestro. L’origine del nome è controversa. Già dal XV secolo era detto Ripomortoia, forse dall’unione dei nomi di rupe e del cespuglio myrtum. Altri invece asseriscono il nome Rupe Mortoia, alla rupe utilizzata per giustiziare i detenuti. Nei tempi più recenti con l’avvento dei Lorena e forse il cambio di funzione, il nome divenne Le Convertoie.

Il percorso inizia da Greve (233 m) sulla la strada principale SR 222 in direzione Firenze e si raggiunge il bivio a destra, per via Allende con il cartello con le indicazioni Uzzano. Si segue la strada asfaltata che successivamente diventa bianca e dopo circa 1,5 km, raggiungiamo il castello di Uzzano (325 m), oggi villa rinascimentale. La strada aggira la grande villa/castello e continua in leggera salita. Ad un bivio teniamo la destra entrando in un bosco rado con cipressi e querce. La strada attraversa alcuni ponti su piccoli torrenti. Tenendo la destra ad altri bivi, seguendo la strada principale, si raggiunge un bivio (400 m) dopo il cartello Podere Le Caselle, dove termina il sentiero 22A e ci innestiamo sul sentiero 22 in corrispondenza di una sbarra normalmente aperta. Voltiamo a destra in leggera discesa e dopo poco meno di un chilometro, troviamo  sulla destra un’evidente traccia dissestata che scende ripidamente verso il Borro delle Convertoie. Si tratta di ciò che resta della antica strada vicinale che attraversava il torrente per raggiungere l’omonimo borgo. In breve si raggiunge l’antico ponte ancora esistente ma non più praticabile perché pericolante. Il sentiero scende nel letto del torrente, attenzione dopo le piogge, e lo risale dalla parte opposta dove si ritrova la traccia della vecchia strada. Si raggiunge in breve l’antico edificio delle Convertoie (372 m) posto su un evidente sperone sul borro sottostante. Seguendo la strada si raggiunge la strada asfaltata SP 16 dove voltiamo a destra verso Greve. Dobbiamo seguire con attenzione la strada asfaltata per circa 1 Km fino ad una evidente curva a sinistra dove troviamo sulla destra un bivio (350 m). Voltiamo a destra per la strada a fondo naturale che è l’antica strada Figlinese. La strada bianca scende in modo gradevole verso Greve e in breve ci innestiamo nuovamente sulla anzidetta SP 16, nel centro abitato vicino al parcheggio da dove si raggiunge in breve il luogo da dove siamo partiti