Anello intorno a Rosano nella valle dell’Arno

L’escursione inizia dal Monastero Benedettino di Santa Maria a Rosano, uno dei più conosciuti della Toscana. Fondato nel VIII secolo è ancora circondato da un alto muro di protezione, l’esterno e il bel campanile aperto da monofore, bifore e trifore conservano l’aspetto romanico e la chiesa a tre navate è visitabile in occasione delle funzioni religiose. Prendiamo il sentiero n.1 e fra coltivi giungiamo alla chiesa di San Prugnano nell’omonimo pittoresco borgo che domina la valle da una bellissima posizione panoramica. Continuiamo sul n.1 nel bosco di querce fino a incrociare il n. 00 che prendiamo a sinistra, un sentiero panoramico che ci porta alla Villa di Poggio a Luco, un tempo potente castello come dimostrano i suoi contrafforti. Proseguiamo sul n. 00  e con alcuni brevi tratti nel bosco e la strada asfaltata, arriviamo al convento francescano dell’Incontro, preceduto da un lungo viale alberato costeggiato da un muro con nicchie che ospitano formelle in terracotta rappresentanti la Via Crucis. Le prime testimonianze del luogo risalgono al VIII secolo, quando anonimi eremiti eressero una cappellina  e un romitorio: frequentato nei secoli successivi, la trasformazione in convento avvenne all’inizio del 1700  ad opera di San Leonardo da Porto Maurizio che iniziò e concluse entro pochi anni quelli che il Santo chiamava “ i lavori per la solitudine”. Ancora oggi il luogo con la sua chiesa, dal cui piazzale si gode una bella vista su Firenze e l’imponente edificio del convento,  accoglie chi ricerca la pace interiore staccando dal ritmo di vita quotidiano. Con la stessa strada dell’andata torniamo a Poggio a Luco, oltrepassato il quale giriamo a destra prendendo il sentiero SP (itinerario Sancti Petri) su asfalto, ma su strada pochissimo transitata, che in mezzo a olivi e boschi di querce con panorami sui monti del Chianti ci porta fino all’antichissima chiesa di Miransù, risalente al XI secolo e che mostra tuttora strutture di epoca medievale tipiche di un castello, quali la torre e le mura. Proseguiamo fino a incrociare il sentiero n. 3 che prendiamo a sinistra raggiungendo dall’alto il castello di Castiglionchio con un bel colpo d’occhio su questo magnifico borgo circondato da boschi e coltivi ed ora adibito a agriturismo. Proseguendo sul sentiero n.3 torniamo al punto di partenza, a Rosano, dove potremo rifocillarci nell’omonima bottega di alimentari e prodotti tipici toscani che anche se la prima testimonianza tangibile della sua esistenza si data con una foto degli inizi del 1900, si può immaginare abbia una storia lunga come il Monastero, dal momento che Rosano era un punto di passaggio obbligato sulla riva sinistra dell’Arno per chi viaggiava verso Arezzo e per chi attraversava il fiume sul barcone qui ormeggiato.