Anello di Calcinaia tra due piccole vallate con la storia sullo sfondo. Sentiero 450

Un percorso interessante tra due vallate, quella del Terzona, affluente della Pesa e quella della Greve. Piccoli sentieri permettono di inoltrarsi in ambienti nascosti e scoprire luoghi autentici con storie forse dimenticate.

Si lascia l’auto al parcheggio di Calcinaia (300 m) sulla strada da San Casciano a Mercatale, nei pressi del bivio di via Castelbonsi. Si segue via Castelbonsi per la strada sterrata che prosegue in leggera discesa fino all’ex Castello di Castelbonsi in corrispondenza del quale si gira a destra verso l’omonima chiesa. La chiesa di San Lorenzo a Castelbonsi è datata intorno al XIII secolo e sorge su un’architettura fortificata. La chiesa è stata ricostruita nel ‘700.  Vicino alla chiesa c’è un bel punto panoramico sulla Greve e la piana di Firenze. Poco prima della Chiesa si prende un sentiero a destra che in rapida discesa raggiunge il mulino di Battaglio, anticamente casa Doccia (prestare attenzione al fondo ciottoloso del sentiero). Nei pressi del mulino si attraversa il Fosso di Battaglio (150 m) e si imbocca sulla destra la strada bianca che sale leggermente verso destra e dopo una radura si immette successivamente in un fitto bosco. Dopo un tratto pressoché pianeggiante, si raggiunge la Fonte del Pollaio o dei Pollai. La fonte il cui nome deriva da ‘polla’, cioè sorgente, è stata restaurata nel 2018. Fu acquistata insieme ai terreni limitrofi nel XVII secolo dalla famiglia Corsini che ne è ancora oggi proprietaria. La fonte e il lavatoio rivestivano particolare importanza nella tradizione popolare, infatti oltre agli usi previsti, era usanza festeggiarvi il lunedì di Pasqua, ma anche altri giorni festivi, per passare dei momenti in allegra compagnia.  La Fonte è anche facilmente raggiungibile dalla soprastante strada di Luiano. La zona è stata oggetto nella primavera 2023 di un taglio del bosco  che ha ridotto la vegetazione alta senza peraltro ridurre la bellezza della suggestiva zona. 

Poco dopo il sentiero curva a destra attraversando il torrente, risalendo il pendio poi a sinistra. A un successivo bivio con con un palo segnavia, con una breve deviazione di un centinaio di metri, si può raggiungere il punto dove si trovava un rifugio per i civili durante la seconda guerra mondiale (visita consigliata). Si racconta che durante l’avanzata degli alleati nell’estate del 1944, la popolazione si fosse nascosta in un rifugio scavato nel bosco per evitare i bombardamenti dei centri abitati. La zona era interessata dalla linea difensiva tedesca ‘Paula’ che costrinse gli Alleati a intensi  bombardamenti anche aerei tra giugno e agosto per poter avanzare verso Firenze. Un’immagine votiva con un altaretto, ricorda quei drammatici momenti.

Si ritorna indietro al bivio con palo segnavia e dopo una leggera salita, si raggiunge il Pian del Melagrano e in breve, la Biscondola, una pineta oggi oggetto di precedente taglio da diradamento. Raggiunta la strada provinciale per Mercatale, si volta a sinistra e si segue il sentiero che costeggia la strada asfaltata. Giunti in corrispondenza dell’accesso all’Agriturismo Salvadonica, poco prima di un distributore, si attraversa la provinciale e si segue il viale di accesso all’agriturismo. Giunti nei pressi del parcheggio, si volta a destra lasciando l’agriturismo sulla sinistra, si segue la strada bianca interna in discesa a destra che con una successiva un’ampia curva verso sinistra, raggiunge una radura confinante con un vigneto dove si svolta a destra. Si segue la traccia che scende nel valloncello tra macchie di vegetazione e taglio di bosco. È necessario fare attenzione al sentiero per il fondo ciottoloso. Si raggiunge così la strada a fondo naturale (155 m) che costeggia il Terzona dove ci immettiamo nel percorso del Terzona sentiero 451  Il punto di innesto è evidente anche per i due caratteristici pali gialli del metanodotto. Si svolta a destra e si segue la strada fino a trovare le indicazione su freccia per un evidente sentiero che risale il versante verso destra. Si segue la strada poderale e attraversando un cancello, si continua ancora fino a incontrare sulla destra un sentiero segnalato che attraversa un torrente e con una dolce salita nel bosco raggiunge la strada bianca, via Canali. Si volta a sinistra e si raggiunge dopo poco la provinciale dove svoltando a sinistra si arriva a Calcinaia e quindi al punto di partenza.