Le Burraie di Santa Brigida e Madonna del Sasso

Sembrerà strano, ma a pochi chilometri da Firenze si può trovare una zona fuori dei tradizionali flussi turistici che riserva sorprese emozionanti. Si tratta della valle dell’Inferno nei pressi di Santa Brigida nel Comune di Pontassieve. È una zona ANPIL (Area Naturale Protetta a Interesse Locale) censita nel piano regionale e gestita dal Comune di Pontassieve. All’interno dell’area esistono varietà vegetali caratteristiche come il Cisto Laurino (Cistus Laurifolius) presente solo in questa zona, chiamato anche fiore della Madonna, ma anche costruzioni poco frequenti come le Burraie. Si tratta di piccole costruzioni scavate nel pendio con all’interno una sorgente che servivano a mantenere il burro e altri latticini prodotti nelle vicine case contadine. In questa zona l’allevamento dei bovini era molto sviluppato a differenza degli ovini. Nelle Burraie l’acqua sorgiva nello scorrere in vasche di pietra, manteneva fresco il burro e gli altri prodotti caseari. Ma nella zona sono presenti anche altre costruzioni storiche particolarmente interessanti come il castello del Trebbio, noto perché qui fu ordita nel 1478 la congiura della famiglia ‘De Pazzi’ contro il Medici, signori di Firenze. Lungo il percorso s’incontra anche il santuario della Madonna del Sasso, forse l’emergenza più importante del territorio. Fu costruito negli stessi anni della congiura, ma forse fu solo per una coincidenza. In seguito ad apparizioni miracolose della Madonna, sul luogo di un antico romitorio, fu edificato il santuario che con alcune modifiche nel tempo, conserva ancora l’impianto originale.

Quindi un percorso nella storia, nella natura e nella devozione.

L’itinerario inizia dal parcheggio del paese di Santa Brigida (400 m) (servizio di bus). Prendiamo la strada che in salita, porta al cimitero, lo si supera e lasciando a sinistra la strada asfaltata, prendiamo a destra la strada a fondo naturale con cartelli segnavia SB e bacheca illustrativa dell’area ANPIL. Dopo qualche centinaio di metri troviamo la sorgente La Guardia. Continuiamo per la stradella e lasciando sulla destra un prima sentiero continuiamo fino ad un altro bivio dove troviamo le indicazioni per la burraia Pesciulle che purtroppo è in rovina. Ritorniamo sui nostri passi fino al bivio precedente e svoltiamo a destra in salita. Dopo poco troviamo una delle burraie più interessanti. Si tratta della burraia del Bacìo (582 m). All’interno la sorgente è sulla sinistra, dov’è  la vasca principale, l’acqua scorre poi nelle vasche laterali; sopra l’ingresso una feritoia tripartita. Continuiamo in salita sul sentiero e raggiungiamo un bivio quasi sul crinale dove voltiamo a sinistra. Siamo a 747 metri d’altezza, la salita maggiore è terminata. Il sentiero corre a mezzacosta del Poggio Abetina. Incontriamo un’altra burraia, Fonte Rosina il cui acceso è chiuso. Andiamo ancora avanti seguendo le indicazioni del sentiero marcato SB, oltrepassiamo un piazzale con panchine di sosta, prendiamo a destra passando su scalini scavati nella pietra e continuiamo lungo il sentiero. Il bosco di querce è stato sostituito dai castagni. Senza perdere quota, attraversando dei piccoli torrenti, raggiungiamo un’altra bella burraia. Si tratta della Fonte Rinalda o Fonterinalda (713 m). Al suo interno l’acqua sgorga da due bocche verso una vasca dalla quale è poi convogliata su un’altra a destra. Il sentiero prosegue e raggiunge un bivio segnato, prendiamo a sinistra dove inizia la discesa verso valle. Il sentiero scende senza difficoltà e dopo circa 20 minuti raggiungiamo il Santuario della Madonna del Sasso (537 m). Una sosta è doverosa per la bellezza del luogo. Dopo la visita usciamo e costeggiando il muro di cinta verso valle, prendiamo la strada lastricata che ci porterà nella periferia di Santa Brigida. La strada scorre nel bosco misto di conifere e querce. Usciamo dal bosco e passando su una strada bianca senza particolare pendenza, raggiungiamo la strada di ingresso al paese, dove voltando a sinistra in breve raggiungiamo il parcheggio dal quale siamo partiti.