Tra la piccola frazione di Caselline e il santuario di Monte Senario

L’itinerario si svolge in Mugello in una zona di ampie vallate con vista sui monti circostanti.
Da Caselline prendiamo il sentiero  n.16 su strada sterrata circondata da cipressi e querce. Dopo poco sulla sinistra si apre il panorama su Monte Morello, unico rilievo assimilabile ad una montagna dell’ampia conca fiorentina, mentre a destra su Bivigliano, fino agli anni ‘60  rinomata località di villeggiatura ed oggi tappa del noto Cammino La Via degli Dei. Incontriamo poi il paesino di Ferraglia, appartenuto alla famiglia Medici e poi ai Corsini, dove troviamo la Chiesa, ormai in disuso, di San Niccolò con il suo campanile “a vela”. All’inizio del paese imbocchiamo il sentiero  61 per Bivigliano che scende in un’ampia valle dai grandi prati con splendide fioriture primaverili e con bestiame al pascolo. In fondo alla valle un cancello con segnavia 60-61 Fosso Riseccioni che richiede un piccolo guado. Qualora ci fosse abbondanza d’acqua il fosso è facilmente aggirabile proseguendo a sinistra e costeggiando gli edifici di un maneggio, fino ad attraversare un ponte per poi tornare indietro e ricongiungersi al sentiero. Attraversato il borro, il sentiero prosegue in un boschetto con latifoglie miste, si costeggia un maneggio e si continua per il sentiero 61 fino a giungere al bel Podere Schifaldi. Proseguiamo e prima di entrare a Bivigliano si incontra Villa Pozzolini, facente parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, risalente alla fine del ‘500 che mostra ancora l’originaria elegante facciata principale sulla quale si staglia il monumentale portale balconato. La Villa, circondata da un vasto parco storico in cui si trovano anche specie arboree esotiche, è tuttora di proprietà della famiglia Pozzolini che l’ha adibita anche a cerimonie e ricevimenti. Densa di significato la storia dell’antenata Gesualda Malenchini Pozzolini nata nel 1809 da famiglia benestante, che nel 1828 sposa Luigi Pozzolini e si trasferisce a Firenze. Partecipe degli ideali politici del fratello Vincenzo volontario garibaldino nella spedizione dei Mille, a metà dell’Ottocento organizza nella città toscana un salotto politico-culturale. Il suo impegno educativo si manifesta concretamente con la fondazione a Bivigliano di una scuola aperta alle bambine e ai bambini poveri della zona e in seguito anche a adulti analfabeti e lei stessa, insieme alle figlie, si dedica all’insegnamento. Nel 1870 il ministro della Pubblica Istruzione le conferisce una medaglia d’oro per la sua attività in campo educativo. A questa donna rivoluzionaria per la sua epoca Bivigliano ha dedicato una strada e una lapide commemorativa (attualmente nella sede del circolo ARCI in via della Vecchia scuola).
Continuando a salire troviamo la chiesetta romanica di San Romolo, dalla quale si gode di un’ampia vista sulla valle. Un rapido giro per Bivigliano dal quale si esce in direzione Pratolino fino a incrociare un tabernacolo in pietra dove a sinistra si prende il sentiero 63 con indicazione Bivio Monte Senario (Via degli Dei). Attraversato un bosco si incrocia la Via degli Dei da dove in circa 40 minuti si raggiunge l’imponente Santuario di Monte Senario, uno dei più importanti della Toscana. Il convento fu eretto nel 1234 dai Sette Santi fondatori dell’ordine dei Servi di Maria, fu ampliato nel XV secolo, e di nuovo nel 1594 dal granduca Ferdinando I, per essere poi in parte modificato nel XVIII e nel XIX secolo. Vi si giunge percorrendo la via Crucis in salita che passa accanto al piccolo cimitero e arriva al piazzale antistante al complesso: sulla sinistra, il grande Ospizio (1603), a fianco del quale una scalinata sale a un piccolo slargo. Da qui a sinistra si entra nella chiesa dell’Addolorata e a destra nel Convento, intorno al quale corre una terrazza panoramica.
Dopo aver visitato il complesso, possiamo tornare indietro dalla stessa strada oppure continuare sullo 00 per qualche centinaio di metri fino a incrociare sulla sinistra una strada che in circa 1,5 km ci riporta sullo 00 da dove eravamo partiti. Si prosegue in direzione Caselline con ampie viste a sinistra sul Poggio Ripaghera (in direzione del Santuario della Madonna del Sasso) e a destra su monte Morello e più oltre sui monti della Calvana; una brevissima deviazione sulla destra ci porta alla Burraia Podere Acquirico. Le burraie, piccoli edifici in pietra quasi interrati, situati in luoghi ombrosi, fino a poco tempo fa venivano utilizzate per la lavorazione del burro, la preparazione di formaggi e la conservazione del latte. A questi edifici è dedicato un percorso tematico ad anello, “ l’Itinerario delle burraie”. Proseguiamo fino a incrociare a destra il sentiero 16 che ci riporta velocemente a Caselline, dove termina l’itinerario.