Anello della villa Caruso. Sentiero 742

Il percorso ha il riferimento la cinquecentesca Villa Caruso anche chiamata villa Pucci o Bellosguardo, che posta sulla collina sovrastante Lastra a Signa, domina la piana fiorentina.

La grande villa ha subito vari passaggi di proprietà tra i quali quello del grande tenore Enrico Caruso che abbellì ulteriormente l’edificio e il giardino e le dette il nome. Dopo un ultimo passaggio alla famiglia Gucci, è stata acquistata nel 1995 dal Comune di Lastra a Signa che sta valorizzando la struttura. Nella villa si trova un’interessante esposizione permanente dedicata ad Enrico Caruso.

Il percorso inizia dal parcheggio della stazione FS di Lastra a Signa (43 m) con fermata mezzi pubblici. Seguiamo per qualche decina di metri la provinciale Maremmana verso monte, fino all’incrocio con via Santa Lucia dove svoltiamo a destra. Proseguiamo fino all’incrocio con via del Fantone. Qui voltiamo a sinistra. La stretta strada asfaltata sale con decisione, ma mostra scorci interessanti sulle belle ville circostanti e il centro abitato sottostante. Dopo circa 500 metri, passate le ultime costruzioni dell’abitato di Lastra, ormai in ambiente rurale troviamo sulla destra una strada poderale dove svoltiamo a destra. Si segue la stradella che senza prendere  quota, passa tra campi e boschetti fino a raggiungere un piccolo piazzale con un cancello a sinistra. Qui il percorso diventa sentiero e con alcuni saliscendi costeggia il pendio assecondandolo. Radure, boschetti ombrosi e attraversamenti di piccoli torrenti si alternano lungo il sentiero. Si possono ammirare gli ampi e inusuali bei panorami verso la piana con il centro abitato di Lastra a Signa poco sotto. Si continua lasciando prima un sentiero che scende ripidamente verso destra, poi un altro sentiero nei presso del Borro Fontepatri che sale verso sinistra. Il nostro percorso segue ancora con modesti saliscendi seguendo i segni bianco rossi e infine raggiunge la strada esterna a Villa Caruso (180 m) passando accanto alla grande vasca rinascimentale esterna alla villa.  Si svolta a sinistra sulla strada bianca costeggiando le mura del Parco Caruso fino all’ingresso della grande villa (visitabile), raggiungendo la sommità del percorso (215 m). Si prosegue a diritto fino ad incrociare  via Campolivo dove svoltiamo a sinistra. Qui in percorso interseca l’itinerario 741 (eremo di lecceto) Passiamo davanti al lago Pucci o di Bellosguardo e seguiamo la strada bianca immersa nel bosco di lecci e cipressi fino a incrociare via del Fantone asfaltata dove abbandoniamo il tratto in comune con l’itinerario 741. Voltiamo a sinistra in discesa e seguiamo la strada fino ad una evidente curva a sinistra i corrispondenza di alcuni evidenti alti cipressi vicino ad un’abitazione, Prendiamo a destra in discesa per una stradella campestre che costeggia prima il muro di recinzione della casa e successivamente fino a trovare un cipresso isolato e un sentiero sulla sinistra.  Svoltiamo a destra in evidente discesa su sentiero. Dopo poco si incontra sulla sinistra un caratteristico punto di sosta: all’interno di un cerchio di cipressi ci sono un tavolo e alcune vecchie sedie artistiche in cemento. Si scende ancora e si raggiunge via del Serraglio (asfaltata) nei pressi di alcune abitazioni. Voltiamo a sinistra e seguiamo la strada in discesa passando accanto al Convento di Santa Lucia e in breve raggiungiamo il bivio con via Santa Lucia dove ci ricongiungiamo con il percorso dell’andata. Prendiamo a destra e arriviamo in breve al parcheggio della stazione FS da dove siamo partiti.