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Namastè – Giro delle frazioni 18-06-2023
8 Giugno 2023
Concerto per il Festival “Passaggi 2023” 2-7-2023
19 Giugno 2023INVITO alla PARTECIPAZIONE
Domenica 18 giugno
Ritrovo ore 9 al lago di San Gualberto alla Doganaccia
ore 10 manifestazione alla Croce Arcana
al termine della manifestazione potremo proseguire in libertà
(senza accompagnamento e quindi sotto responsabilità individuale) fino al lago Scaffaiolo.
Alla Doganaccia, sono in funzione da tempo, la funivia Cutigliano-Doganaccia e la funivia Doganaccia-Croce Arcana (oggi in fase di ammodernamento per un milione e 500 mila euro). Gli impianti esistenti già permettono di raggiungere comodamente a piedi il Lago Scaffaiolo in circa 35-40 minuti di facile passeggiata lungo il crinale. Ma il progetto in questione prevede di costruire ex novo, un’altra funivia, a est di quella attuale, a vantaggio degli sciatori, per avvicinarsi dalla Doganaccia al Lago Scaffaiolo e quindi al comprensorio del Corno alle Scale collegandolo a quello dell’Abetone.
Nuovi grandi edifici per le stazioni di partenza e di arrivo, 2 piloni di 45 metri e 32 metri, sbancamento di una strada di servizio per unire le due stazioni e accedere nei luoghi di cantiere con escavatori, trivelle e camion. Un’opera già molto impattante sotto il profilo geologico ambientale e incompatibile con la conservazione del paesaggio montano.
Contemporaneamente, dal lato emiliano c’è un altro progetto per una nuova/rinnovata seggiovia Polla-Scaffaiolo.
I costi: per la funivia, circa 15 milioni e 700 mila euro, di cui 5 milioni e 700 mila a carico dello Stato, e 10 milioni a carico della Regione Toscana; per la seggiovia, quasi 6 milioni, secondo calcoli del 2019 che le stime aggiornate, arrivano quasi a raddoppiare. Tutto questo per un comprensorio sempre col bilancio in rosso e che non riesce nemmeno a funzionare senza un grosso apporto di neve artificiale. Pochi giorni fa la Regione Toscana ha riconosciuto agli impiantisti di Abetone un indennizzo di 900.000 euro per coprire le mancate entrate causa assenza di neve nel periodo novembre 2022-15 gennaio 2023. Questo è l’ultimo di una serie di finanziamenti destinati ormai da anni a coprire i costi di esercizio delle funivie toscane, perché la neve scarseggia.
Lo scorso 29 aprile aprile a Maresca, durante un incontro tra le varie associazioni che si oppongono a questi progetti, ovviamente noi compresi, è stato prodotto un documento che spiga le ragioni di questa opposizione e che trovate QUI.