A Settignano tra il vecchio borgo e le antiche ville

Settignano, seppur facente parte del Comune di Firenze, di fatto è un borgo a sé stante con alle spalle secoli di storia. Già nel ‘300 Boccaccio e Tommaseo, ricordato con una bella statua nel centro della piazza a lui dedicata, ne apprezzarono il paesaggio tappezzato di olivi. Sede di cave per l’estrazione della pietra serena, qui nacquero numerosi scultori scalpellini fra cui nel 1428 Desiderio da Settignano e i fratelli Rossellino, interpreti della scultura del Rinascimento. Otre a Michelangelo che lo ricordò nella sua biografia, grandi scultori come l’Ammannati lavorarono a Settignano. Nel corso dell’ 800 le ville intorno divennero abitazioni esclusive di grandi personalità come Mark Twain, Gabriele d’Annunzio, Eleonora Duse, Aldo Palazzeschi. Accanto all’ elite è sempre rimasta la comunità minuta del vecchio borgo, dove amavano ritirarsi artisti come i Macchiaioli.. Nel II dopoguerra Settignano fu fortunatamente risparmiato dall’edificazione di massa e rimase ciò che era sempre stato: un borgo antico con splendide ville e idilliaci paesaggi campestri caratterizzati da colture di olivo mai interessato dal turismo di massa. La strada che sale da Firenze, circondata da ville nel verde, ci introduce alla bellezza e alla quiete del luogo.
Il trekking inizia dalla strettoia dopo piazza Tommaseo e prosegue sulla destra in Via del Rossellino. La strada, all’inizio asfaltata, è segnata come sentiero n.1. Subito apprezziamo la vista su Firenze, alla quale ne seguiranno molte altre, che si intravede al di là dei campi di olivi. Poco dopo troviamo Villa Gamberaia, una villa del XIV secolo famosa per i suoi settecenteschi giardini a terrazza ed attualmente hotellerie di lusso adibita a matrimoni, conferenze e mostre nonché affittata per soggiorni. I giardini e gli interni della villa sono visitabili a pagamento dietro prenotazione.
Gli olivi e i muri in pietra ci accompagnano verso via del Crocifissalto dove troviamo un tabernacolo con un crocifisso in legno e un alto cipresso, proseguiamo in Via del Terenzano e dopo un piccolo cimitero troviamo la Chiesa di San Martino in Terenzano con gli edifici annessi, purtroppo in disuso, che tuttavia mantiene un’ atmosfera di quiete. Proseguiamo a sinistra sempre seguendo il sentiero 1 e troviamo il Palagio della Rosa, bellissimo esempio di villa medievale sede della Fondazione Biagiotti Progetto Arte nata a Firenze nel 1997 per la promozione di giovani artisti contemporanei . Proseguiamo imboccando Via del Palagetto dove la strada diventa un sentiero che attraversa un’ oliveta e termina in prossimità della Villa Il Palagetto ora adibita a casa vacanze. Si prosegue a sinistra circondati da olivi da ambo i lati e dopo poco incrociamo la Via di Bagazzano. Proseguiamo a destra in salita in mezzo a un bosco di querce fino a trovare sulla sinistra una grande cancello con scritto “ STRADA PUBBLICA NON CHIUDERE”, si entra e si scende su uno sterrato che dopo poco ci regala un’ampia vista su Firenze. Si prosegue fino a Via dell’Olmeto dove giriamo a sinistra e troviamo la trecentesca villa Il Quercione, circondata da alti muri di recinzione. L’edificio è costituito di due piani con davanti un elegante giardino e presenta ancora oggi le caratteristiche tipiche di una dimora ottocentesca di campagna, col portale centrale incorniciato da un finto bugnato. Poco dopo si gira a destra per la Via di Doccia che successivamente si immette in Via del Rossellino da dove per il percorso dell’andata ritorniamo nella piazza di Settignano.
L’anello è terminato: ville, bucolici paesaggi campestri e viste su Firenze ci hanno stupito ma consigliamo di non fermarsi qui ma di aggirarsi per strade e vicoli dove lastricati in pietra, antiche abitazioni e lussuose dimore completano la conoscenza dello splendido borgo di Settignano.