Montagnaterapia

Definizione di Montagna Terapia elaborata da Giulio Scoppola nel 2007: “..approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e\o socio-educativo, finalizzato alla prevenzione, cura e riabilitazione di individui portatori di problematiche diverse, patologie e disabilità;esso è progettato per svolgersi, attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna”.

La montagna che aiuta

Da poco più di una decina di anni si è iniziato a parlare di montagna come luogo e mezzo di cura. In Italia negli ultimi dieci-quindici anni diverse realtà del mondo associativo legate alla montagna, hanno proposto attività rivolte al recupero di persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale o disagio sociale.

Nel 2010 grazie ad alcuni soci volenterosi, si muovono i primi passi con l’accordo con l’USL10, per l’accompagnamento di pazienti in carico alla Salute Mentale. Nel dicembre 2013 il Gruppo Speleologico Fiorentino accompagna, in un percorso non turistico, un gruppo di non-vedenti nell’Antro del Corchia, una delle prime esperienze di questo tipo documentate in Italia.

Da quelle esperienze positive nel 2015 nasce ufficialmente “Montagna per Tutti”, obiettivi del gruppo, portare in montagna tutti, nessuno escluso, promuovendo la frequentazione dell’ambiente montano attraverso il trekking e l’arrampicata.

Anche la creazione del logo ha coinvolto i pazienti dei centri diurni e dalle loro idee è nato quello attuale: due mani che si stringono. Nello stesso momento, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Firenze, è nata l’attività di arrampicata per ipo e non vedenti che si svolge nella struttura del Mandela Forum e con l’aiuto del gruppo “Oltre l’Ostacolo” del CAI di Sesto Fiorentino, l’appuntamento annuale con la “Festa della Montagnaterapia Fiorentina”.

I benefici dell’attività di Montagnaterapia sono molti: la possibilità da parte di persone che spesso trascorrono una vita sedentaria e con scarsi stimoli di entrare in contatto con un ambiente naturale relativamente incontaminato, gli effetti antidepressivi dell’attività fisica, la possibilità di riappropriarsi del proprio sentire la fatica, la sete, il caldo, la fame. Obiettivo anche la promozione di uno stile di vita sano, la limitazione di abitudini nocive come il fumo e il miglioramento nella cura di sé.

Sono organizzati anche momenti di formazione per gli accompagnatori, i pazienti e le loro famiglie, sul comportamento in montagna, l’abbigliamento corretto, la preparazione e l’organizzazione dello zaino. Attualmente il Gruppo collabora con i centri diurni: 100 stelle e F. Chellini di Firenze, Raggio Delta di Campi Bisenzio e Coriandoli di Lastra a Signa.

Un impegno costante, silenzioso, un modo diverso per vivere e far vivere la Montagna, un’attività coinvolgente e di grande arricchimento.

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