In questa pagina trovate i resoconti, i link alle foto ed i pensieri dei Ragazzi e degli Accompagnatori del gruppo AG del CAI – Firenze
2-4 Giugno 2017, gita tardo primaverile del CAI-AG sull’Appennino Tosco-Emiliano
Grazie all’accoglienza in autogestione del Rifugio San Leonardo, quella appena trascorsa è stata un’intima e coinvolgente 2 giorni escursionistica\ludica con tratti di vita di comunità non banali, … soprattutto per i ragazzi più bassi che non riuscivano ad arrivare al bordo del pentolone per lavarsi le stoviglie. Di seguito un breve resoconto.
Arrivati a Civago in tarda mattinata, ci siamo subito preoccupati di integrare i rifornimenti di proteine, visto che il braciere del rifugio permette di cucinare per tutto il paese. Spalleggiato tutto l’occorrente come animali da soma ed al limite del ragionevole, in una mezz’oretta abbiamo raggiunto il Rifugio. Subito abbiamo effettuato tutte le procedure: accendi quello, apri questo, collega quell’altro ed in un baleno tutti i servizi sono pienamente funzionanti.
Il pomeriggio, mentre Ale B., Andrea, Valentina e Gabriele hanno provato la temibile ferrata della Penna di Civago, il Gruppo, con Ale C e Stefano, si è dedicato al culturale: una bella lezione pratica di individuazione della flora spontanea. Bè, diciamo che ci sono cose più attraenti ma i nostri ragazzi non sono caproni ed hanno apprezzato,…almeno spero.
Al rientro degli esploratori, il verdetto sulla ferrata: dura, durissima! bene, allora uno sparuto gruppo di grandi e medi viene selezionato per il tentativo all’indomani. La sera trascorre in preparativi tecnici e soprattutto della cena a base di una quantità industriale di carne di maiale e pollo di vario tipo. Le ragazze poi, ci hanno sbalordito curando l’apparecchiatura e l’atmosfera conviviale.
La ferrata non è proprio una passeggiata e qualche lacrimuccia di sconforto scorre per le ripide pareti ma con la corda in sicura dall’alto, ogni passaggio è una buona occasione per lasciarsi andare in qualche acrobazia: finalmente in vetta, tutti sani ed ancora amici.
Ci incontriamo con i più piccoli che guidati da Nicola, Gabriele e Stefano ci hanno accolto all’uscita della ferrata, da qui proseguiamo, con un gruppo non proprio motivato, verso il Monte Ravino. Questa è una montagna poco significativa ma con una vista sul Cusna e Prado da meraviglia. Via giù a rotta di collo per il Passo della Volpe e poi per la valle del Dolo: ci aspetta il bagno nel torrente Dolo….scopriremo poi che qualcuno lì si giocava il giorno successivo.
Cena a base di barbecue round 2, qui è saggio sorvolare su alcuni dettagli per non fare inorridire i salutisti ma tanto si sa, in corpo c’è buio.
Notte fresca, sopratutto per i nostri che hanno deciso di trascorrerla in tenda.
L’indomani, domenica, il meteo non è incoraggiante; vento da ovest e nubi basse spazzano il crinale. Decidiamo di risalire la Valle del Dolo sino al rifugio dell’Abetina Reale dove un gruppetto un po’ malandato decide di fermarsi, mentre gli altri proseguono per il Lago della Bargetana: ultima meta della nostra gita.
Il rientro alla base è comodo ed inganniamo il tempo raccontandoci aneddoti e programmando le prossime avventure.
Bella gita, grande ambiente e permettetemi, bravi e belli tutti.
Questo è un link alle foto del nostro Francesco Tomé che da grande vuole fare il corrispondente di guerra e l’elicotterista.
Questo è il link della Valentina che da piccola voleva fare la fotografa e si è ritrovata a fare il medico: https://drive.google.com/folderview?id=0B3tL8NJv4HbpN2JMUEltMjhEWFk
Ecco invece le foto di Andrea, qui ci sono quelle della ferrata, che da piccolo voleva fare il norcino ed invece gli tocca studiare le stelle
Infine le mie che ancora non so cosa fare da grande: https://drive.google.com/open?id=0B1KTFIlkOXdNMGNONGptNVZDbEU
Alla prossima, Alessandro C.